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Numero 11 - Ottobre 1997 - Edizione internet
La Gazzetta dello speleologo -
        Notiziario della Federazione Speleologica Regionale del Friuli
	Venezia Giulia
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Contributi regionali di cui alla L.R. 27/66. Nel corso del mese di ottobre sono stati liquidati ai gruppi grotte regionali i contributi per il 1997. Ecco l'elenco dei beneficiari, suddivisi per provincia: Gorizia: Gruppo Speleologico L.V. Bertarelli 6,0 m. - Gruppo Speleologico Talpe del Carso 6,5 m. - Gruppo Speleologico Carsico 5,5 m. - Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante 7,0 m. - Societa' di Studi Carsici A.F. Lindner 9,0 m. - Centro Ricerche Carsiche C. Seppenhofer 9,5 m. - Gruppo Speleologico Monfalconese G. Spangar 4,0 m. Pordenone: Gruppo Speleologico Pradis 3,5 m. - Gruppo Speleologico Sacile 10,0 m. - Unione Speleologica Pordenonese 12,0 m. Trieste: Associazione XXX Ottobre 9,9 m. - Gruppo Triestino Speleologi 9,9 m. - Gruppo Grotte Carlo Debeljak 8,5 m. - Societa' di Studi Nettuno 1,0 m. - Associazione Alpina Slovena 3,5 m. - Federazione Speleologica Triestina 2,4 m. - Gruppo Speleologico San Giusto 16,0 m. - Club Alpinistico Triestino 12,5 m. - Societa' Adriatica di Speleologia 8,9 m. - Commissione Grotte Eugenio Boegan 22,0 m. - Societa' Sportiva Grmada 4,4 m. Udine: Gruppo Esploratori e Lavoratori Grotte di Villanova 1,0 m. - Associazione Friulana Ricerche 1,0 m. - Associazione Naturalistica Friulana 2,0 m. - Circolo Speleologico Sandanielese Tane dal Lof 1,0 m. - Circolo Speleologico Idrologico Friulano 19,5 m. - Gruppo Speleologico Forum Julii Speleo 2,5 m. - Gruppo Speleologico Valli del Natisone 1,0 m. A questo punto, dopo l'entrata nel piano di riparto della Nettuno di Trieste e del Gruppo di Villanova, rimangono esclusi dai finanziamenti regionali soltanto il Raggruppamento Escursionisti Speleologi Triestini e l'Associazione Speleologi Carnici. Unica curiosita': per un mero errore di trascrizione delle cifre, al Gruppo Speleologico Talpe del Carso sono state liquidate in un primo momento solo 650.000, poi integrate in seguito; della serie, anche gli zeri contano qualcosa.

La Gazzetta su Internet. Come preannunciato sul numero 7 di giugno ed anticipato nell'editoriale di questo numero, La Gazzetta dello speleologo si modernizza, apparendo anche su Internet. Grazie alla collaborazione di Massimo Marengo e Mayli Sanchez da Boston, e Mila Bottegal e Marco Buttazzoni da Trieste, e' possibile avere un'edizione telematica del notiziario. Per ora ci sono solo i n. 9 e n. 10 (agosto e settembre '97). In futuro verra' aggiornata con il presente numero e con gli arretrati (nota). L'indirizzo per poter accedere e' il seguente: http://www.spin.it/~marengo/speleo/lagazzetta/ Invitiamo quindi tutti i "navigatori" a venirci a trovare sul nostro sito.

Nuovo indirizzo telematico. Da meta' novembre il Gruppo Speleologico Monfalconese "Amici del Fante" ha nuovamente un indirizzo di posta elettronica. Esso e': mospeleo@tin.it.

Nuovo Trechino. Nel corso delle esplorazioni dell'estate 1997 di nuove cavita' nella zona del Picut (Monte Canin) da parte del CRC Seppenhofer, e' stato raccolto e studiato da Marco Bognolo un nuovo Trechino, l' Anophthalmus seppenhoferi sp.n. (Coleoptera, Carabidae, Trechinae).

Studi sulle argille. Sono state eseguite da Graziano Cancian le analisi su alcuni campioni di sabbie ed argille raccolte da vari gruppi in alcune grotte dell'Altipiano del Canin. Tra i risultati ottenuti, spicca la segnalazione di tracce di gesso nelle sabbie dell'Abisso Procopio; si tratta infatti del primo ritrovamento di tale minerale in grotte del Canin. Interessanti anche i risultati degli esami delle sabbie raccolte in Dobra Picka, che hanno evidenziato grosse sorprese nell'ambito dei fillosillicati. Tali minerali (smectite, caolinite e illite) si presentano infatti in percentuali anomale rispetto alle sabbie finora raccolte in altre grotte della regione. Notevole anche la cospicua presenza di minerali pesanti (goethite, lepidocrocite ed altri).

Incidente mortale. Giovedi' 2 ottobre si e' verificato un incidente sul Piancavallo (PN). Riportiamo l'articolo pubblicato su Il Piccolo di sabato 2/10/1997. "Cacciatore si sfracella in una foiba". "E' stato trovato morto in fondo a una foiba profonda 25 metri l'avianese Stefano Basso Brusa, 35 anni, disperso da giovedi' pomeriggio nella zona del rifugio "Arneri" a Piancavallo - circa 1600 metri di quota - dove si era recato per una battuta di caccia insieme all'amico Giuseppe Mazzocco. Le speranze di trovarlo in vita si era ridotte al lumicino gia' nel tardo pomeriggio di giovedi' quando le ricerche avevano dato esito negativo. Il corpo e' stato individuato verso le 9 di ieri quando gli uomini delle squadre del soccorso alpino, dei vigili del fuoco, della protezione civile e dei carabinieri, che avevano ripreso la perlustrazione dopo le 7, hanno scorto, all'inizio di un pendio, un fucile da caccia. Basso Brusa era scivolato nell'orrido dopo essersi allontanato dal compagno di qualche centinaio di metri. Il giovane, secondo quanto emerso, e' precipitato nella foiba dopo aver perso l'equilibrio all'imbocco della stessa volando per una ventina di metri e sfracellandosi alla base della cavita'. Stefano e Giuseppe erano nella zona sopra Piancavallo per cacciare il "gallo forcello", specie particolare che si trova solo da quelle parti. La vicenda ha gia' avuto strascichi di natura giudiziaria: riprese televisive della zona dove e' avvenuto l'incidente - e soprattutto della foiba dove e' stato trovato il cadavere - sono state disposte dal procuratore capo della Repubblica presso la pretura di Pordenone, Antonio Lazzaro, cui sono affidate le indagini. (...)".

Feruglio e RAI 3. Nella serata del 14 ottobre, nel corso del consueto telegiornale regionale, e' stato trasmesso un ampio servizio su una clamorosa scoperta nella zona di Villanova che avrebbe permesso agli speleologi locali di esplorare una tra le grotte piu' belle d'Europa. In un secondo momento e' saltato fuori che si trattava della Grotta Egidio Feruglio 3895/2175 FR, scoperta dall'AFR di Tarcento ormai piu' di 15 anni or sono, e le cui esplorazioni sono state portate avanti negli anni da piu' gruppi, non ultimi GTS e CAT che hanno provveduto a topografare tutta la cosiddetta "Nuova Feruglio", consegnando al Catasto Regionale delle Grotte una grotta dimenticata da troppo tempo. Il servizio ha comunque evidenziato l'interesse dei politici locali, presente il sindaco Maurizio Mizza con tanto di casco e di imbrago, per un progetto di ulteriore valorizzazione turistica dell'area che prevederebbe l'apertura di un ingresso artificiale, con tanto di idee e progetti gia' messi su carta. Sarebbe auspicabile che la speleologia regionale, tramite la neo-costituita Federazione, potesse prendere visione di tali progetti al fine di poter sviluppare insieme una strategia volta a limitare eventuali danni simili a quelli gia' perpetrati nelle vicine Grotte di Villanova.

Depliant sulle grotte turistiche. E' stato stampato (ma non ancora distribuito) un simpatico depliant sulle quattro grotte turistiche della nostra regione. Esse sono: la Grotta Gigante, le Grotte Verdi di Pradis, la Grotta Nuova di Villanova e la Grotta di San Giovanni d'Antro. Stampa a cura dell' Azienda Regionale per la promozione Turistica e realizzazione di Pier Toffoletti, noto speleologo friulano e valente fotografo. In chiusura del pieghevole, molto ben curato, si possono leggere alcune curiose informazioni a carattere speleologico che ci possono interessare e che riportiamo integralmente: In regione sono state rilevate ed accatastate oltre 4000 grotte, quattro di esse sono attrezzate per le visite turistiche. Una legge della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, protegge questo immenso patrimonio affidandone la tutela ai 30 gruppi speleologici che operano sul territorio. il gruppo speleologico: Commissione grotte "Eugenio Boegan" via Macchiavelli 17 - tel (040)630464, gestisce il catasto grotte regionale.

Non fiori ma opere di bene. Un plauso ai generosi benefattori - gli amici del GS Sacile e in particolar modo l'amico Costantino Bottoli - che hanno gratificato la redazione con un sostanzioso contributo a titolo di sostegno al nostro lavoro. In precedenza ci eravamo limitati ad un semplice grazie agli amici "Tubo Longo" (Lire 10.000) e Spinella (Lire 5.000). Per quanto riguarda il resto della regione, il deserto dei tartari e' niente al confronto.

San Giovanni d'Antro. Domenica 19 ottobre nove soci del GSM AdF si sono recati nella grotta di San Giovanni d'Antro con lo scopo di ripulire la Madonnina e la targa di marmo situate nella sala "Tellini". Tale uscita si inserisce in una serie di iniziative per il 30° anniversario della posa della suddetta targa da parte del Gruppo Speleologico Monfalconese Amici del Fante, iniziative che culmineranno con la celebrazione, domenica 1° febbraio, di una messa nella Chiesa sita all'interno della grotta stessa, in occasione della Madonna Candelora.


Nota: al momento in cui questo numero viene messo in rete, sono gia' disponibili su questo sito tutte le Gazzette dello Speleologo dal numero 6 (Maggio 1997) al numero 11 (Ottobre 1997 - questo numero) compresi.

[GO UP] Vai all'indice di questo numero. Edizione internet a cura di:
Massimo Marengo (marengo@spin.it) e con la collaborazione di Marco Buttazoni, Mila Bottegal e Mayli Sanchez.
URL:http://www.spin.it/~marengo/speleo/lagazzetta/

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